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Infanzia

L'infanzia ci prende e ci porta lontano, resta impressa nel profondo. Si nasconde ovunque. Ed io nemmeno ci credevo... Oggi, come quando ero bambina, mi metto a gridare solo per farmi guardare. Come quando ero bambina, mi metto a cantare e a recitare davanti allo specchio solo per guardarmi crescere. Come quando ero bambina, ballo per emozionarmi. Come quando ero bambina, mi arrabbio ma resto qua'. Come quando ero bambina, credo che andra' tutto bene se lo facciamo insieme, perche' ti prenderai cura di ogni mia paura.

Imparare

Crescendo impari... Ed è proprio vero! Impari le piccole cose fino ad imparare a scegliere per le grandi cose. E quello che è grande per te può non esserlo per qualcun altro. Perché tu hai imparato il tutto a modo tuo. Come quando si impara a camminare, chi lo fa prima chi dopo, chi lo fa a piccoli passi senza cadere e chi si butta e si crea qualche piccolo graffio. Quando si impara a parlare c'è chi aspetta uno due anni per parlare, chi fin da subito dice mamma invece che papà e viceversa, chi parla tanto chi poco o per niente. C'è chi nasce "imparato" dell'arte di esprimersi, c'è chi prova a farlo e c'è chi sceglie il silenzio...

Improvvisamente

Divinamente felice finche' pensavo di essere l'unica donna della sua vita.  Improvvisamente un pugno allo stomaco cosi forte che ti manca il fiato. Tu e quelle quattro mura di un bagno qualsiasi. Avresti voluto un posto tranquillo dove poter urlare dal dolore. Avresti voluto prepararti meglio. Pensi: l'ennesimo colpo basso. Pensi alle cose ed alle persone che hai sacrificato, soprattutto te stesso e ti senti crollare il mondo. Devi trovare la forza ad uscire da quel bagno e portare a termine la giornata, come se nulla fosse successo perche' non e' il momento di crollare. Pensi solo ad uscire da quel bagno ed allontanati in viaggio in un treno che ti porti via in paesi, paesini mai visti e a te sconosciuti dove sei solo di passaggio, come tutto nella tua vita. Un viaggio in un treno pieno di sconosciuti, ciascuno con la propria storia e la propria sofferenza, con il mondo che ti crolla sulle spalle piano piano come se tutto debba essere equamente scandito durante tu