O mi ami o vai via!

Quante volte ho parlato, scritto dell'amore? Dal 2008 mi concentro sul "rapporto" perché ritengo che il centro della vita di ciascuno siano i rapporti con gli altri. Non credo nel benessere assoluto trovato nella solitudine. Io sono la prima a chiedere i propri spazi, ma di certo non sceglierei di vivere in assoluta solitudine. Di necessità si fa virtù, quello si, forse...
Oggi non voglio parlare dei "miei" rapporti, perché nello scrivere mi faccio sempre condizionare e trovo sempre scuse anche a comportamenti assurdi attribuendomi colpe su colpe anche quando non centro niente. Risulta più semplice attribuirsi colpe perché se la colpa è nostra basta che noi miglioriamo il nostro atteggiamento e diamo il meglio di noi stessi, che la situazione si risolva. Ci sembra fondamentalmente che abbiamo il controllo della situazione e che tutto dipenda da noi. Ma la realtà è ben altra in determinante situazioni!
Oggettivamente parlando, tutti (chi più chi meno, ma non sta a me/a noi giudicare) meritiamo di amare e di essere amati alla follia, senza limiti e senza esitazioni, senza "se" e senza "ma". Peccato che per paura ci si accontenta, per abitudine si diventa ciechi, per vergogna di deludere si trascurano le più belle e pure emozioni. Per paura si diventa vuoti, aridi e falsi, e non ci rende conto, ci si fa l'abitudine e si diventa insensibili anche al di fuori del rapporto. L'opprimere le emozioni, le sensazioni, l'amore ci svuota da dentro a nostra insaputa fino a fallire non solo nel rapporto di coppia, ma anche come persone.
Il buio, lo sconosciuto crea insicurezza e rompe gli equilibri fragili dell'abitudine, e tutto ciò non fa che intrappolarci sempre di più nell'abitudine, nella monotonia, nei rapporti già finiti.
Sempre oggettivamente parlando non è sempre facile fare luce, chiarezza su un rapporto già bello che finito perché comporta la rottura di quelle benedette sicurezze a cui siamo abituati razionalmente. Avere sempre tutto sotto controllo, come se la vita fosse un'equazione matematica (ho sempre odiato la matematica e ritengo non sia un caso :D).
Di fronte ad un figlio, difficile prendere, mollare tutto e andarsene, troppa responsabilità nei confronti del piccolo. Di fronte ad un matrimonio, troppi i sensi di colpa per rompere una promessa, un giuramento fatto per una vita insieme. Di fronte ad un rapporto durato anni, troppa la paura di restare da soli dopo aver condiviso tutto, amici, parenti ed i propri spazi.



Difficile voltare pagina, ma "o mi ami o vai via" ...

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